L'idrogeno, una tecnologia ricca di potenzialeLe conoscenze specialistiche nel settore dell'idrogeno sono fortemente richieste

Sarà necessario ancora molto tempo prima che tutte le domande sull'idrogeno trovino risposta. Ciò è dovuto al fatto che la produzione, la fornitura e l'utilizzo di idrogeno rappresentano ancora una sfida per le aziende sotto diversi punti di vista. Una cosa però è certa: l'idrogeno e le fonti di energia alternativa nelle soluzioni mobili e industriali possiedono un enorme potenziale. Potenziale per un futuro rispettoso dell'ambiente e privo di emissioni per case, industrie e trasporti.

Tuttavia, il tema dell'idrogeno diventa presto complesso. Per questo vale la pena avere al tuo fianco un esperto in grado di offrire soluzioni innovative, offrendo al tempo stesso prodotti testati e decenni di know-how di settore. Che si tratti di un nuovo sviluppo o di una produzione in serie, HYDAC ti supporterà nell'implementazione del tuo progetto. Raccontaci le tue esigenze.

Ecco cosa dicono i clienti della collaborazione con noi: guarda subito il video

Elettrolisi e produzione di idrogeno

L'idrogeno è una delle fonte di energia alternativa più promettenti per la sostituzione dei combustibili fossili nell'industria e nelle infrastrutture, in vista di un futuro carbon neutral. L'idrogeno può essere prodotto mediante diversi processi. Il metodo più sostenibile è l'elettrolisi dell'acqua con elettricità proveniente da fonti di energia rinnovabili. In questo processo, due molecole di acqua (2H2O) sono scomposte in due molecole di idrogeno (2H2) e una molecola di ossigeno (O2) utilizzando energia elettrica.

A prescindere dalla tecnologia utilizzata (AEL, AEM, PEM, SOEC), siamo in grado di supportare la tua produzione di idrogeno con la nostra gamma di prodotti in continua espansione. Elettrolisi e produzione di idrogeno

La nostra gamma di prodotti

Gestione fluidi termici

Affidati alle nostre soluzioni Bilancio di impianto per una gestione sofisticata dei fluidi termici. La nostra gamma di prodotti spazia da sistemi per il raffreddamento aria, ad esempio per flussi di fluidi (acqua DI, KOH acquoso) e sistemi di raffreddamento per compressori per essiccazione dalla condensa (raffreddatori a gas), a filtrazione di particelle da gas e fluidi. Siamo il tuo contatto per separazione di aerosol, gestione dei fluidi e compressione a gas. Offriamo inoltre un'ampia gamma di prodotti per il Bilancio di impianto del tuo elettrolizzatore, comprendente sensori e valvole selezionati (trasmettitori di livello, conduttività, temperatura, pressione, interruttori di livello).

Essiccazione a gas / idrogeno

Per alcune applicazioni è richiesto ossigeno ad alta purezza. Tuttavia, l'idrogeno prodotto da gas grezzo è spesso contaminato da impurità provenienti da acqua e ossigeno dopo la produzione. DIN EN 17124 specifica che queste impurità devono essere inferiori a 5 ppm. Con la nostra innovativa essiccazione a idrogeno, quando necessario possiamo raggiungere qualità di idrogeno più elevate rispetto a quanto richiesto dallo standard.

Ottimizzazione di separatore / separazione di fase

La produzione di idrogeno presenta molte sfide, e lo stesso vale per la separazione gas-liquido. I serbatoi di separazione convenzionali sono di grandi dimensioni e non offrono alcuna separaziona attiva della miscela. Con la soluzione HYDAC, i serbatoi separatori possono essere ridotti al minimo e l'efficienza di tutto il sistema viene massimizzata mediante un'unità di degassificazione attiva. Saremo inoltre lieti di esaminare i tuoi separatori per valutare il potenziale di ottimizzazione per l'installazione - contattaci!

Bloccaggio di piastre idraulico

Aste filettate o cilindri idraulici? Molti produttori di elettrolizzatori si affidano ad aste filettate o molle a piattello per bloccare le piastre. In contrasto con tali metodi, il bloccaggio di piastre idraulico consente una distribuzione di forza omogenea e ottimale sulla piastra durante il funzionamento. Ciò evita perdite tra le piastre bipolari, semplifica il lavoro di manutenzione e aumenta la durata d'impiego. Ti supportiamo con pretensionamento di piastra attivo nel funzionamento delle piastre e bloccaggio di piastra attivo durante il montaggio di piastre.

Stazione di rifornimento idrogeno

Quando viene usato come fonte di energia alternativa, l'idrogeno rende le soluzioni prive di emissioni una realtà. Oltre a produrre energia per l'alimentazione dei veicoli con batterie a combustibile, la reazione tra idrogeno e ossigeno produce soltanto vapore acqueo puro. Innocuo per l'uomo e per l'ambiente.

Questa tecnologia sta assumendo un'importante sempre maggiore in tutto il mondo, portando a costanti espansioni dell'infrastruttura di stazioni di rifornimento idrogeno. Il costante sviluppo della tecnologia di rifornimento idrogeno in termini di disponibilità, efficienza energetica e costi riveste un ruolo di primo piano. HYDAC è già in grado di supportarti con una vasta gamma di prodotti, ma sono in cantiere anche nuovi sviluppi e innovazioni. Non esitare a contattarci.

La nostra gamma di prodotti

Contaminazione da particelle solide, qualità dell'idrogeno e pulizia del gas

Che si tratti di contaminazione da particelle soide o gas dannosi, l'idrogeno è soggetto elevati standard di pulizia. La contaminazione da particelle solide può portare a guasti dell'impianto sia all'interno della stazione di rifornimento idrogeno e in veicoli a celle di combustibile. Abbiamo una lunga esperienza in materia di pulizia tecnica e abbiamo sviluppato il PSA-H70, un prodotto per il campionamento delle stazioni di rifornimento e la valutazione del carico di contaminazione da particelle solide. Il risultato: siamo già in grado di fornirti una gamma di filtrazione a gas completa per stazioni di rifornimento con pressioni da basse a elevate (fino a 1050 bar), adatta alla separazione sia di liquidi che di particelle solide.

Gas dannosi possono determinare difetti nelle piastre di celle a combustibile (noti come avvelenamento dei catalizzatori). Soluzione unica al mondo: HYDAC sta attualmente sviluppando un sensor di qualità del gas che misura costantemente la composizione del gas all'interno delle banche di stoccaggio presso stazioni di rifornimento.

Raffreddamento a idrogeno

Per raffreddare i sistemi di compressore, offriamo sistemi di raffreddamento efficienti e scambiatori di calore progettati su misura per le tue esigenze. Produciamo soluzioni personalizzate per la ri-refrigerazione del gas compresso in stazioni di rifornimento idrogeno. Che si tratti di una struttura a tetto, a forma di V o direttamente integrata nel serbatoio, puoi contare sulla nostra esperienza per ottimizzare il raffreddamento della tua stazione di rifornimento.

Con la continua espansione della nostra gamma di prodotti, saremo presto in grado di offrirti prodotti per la pre-refrigerazione criogenica per processi di serbatoio in conformità a SAE J2601. Ciò completa il nostro pacchetto all-inclusive per il raffreddamento a idrogeno.

Sensori / trasduttori di pressione

Il processo di rifornimento presso stazioni di rifornimento idrogeno è a controllo di pressione. Ciò significa che sono richiesti sensori affidabili e sicuri. HYDAC offre una gamma completa di sensori a idrogeno per la tua applicazione in presenza di pressioni basse ed elevate (16 - 1050 bar). I nostri sensori sono sviluppati specificamente per applicazioni a idrogeno - celle di misurazione speciali in acciaio inossidabile con un alto contenuto di nickel proteggono da infragilimento da idrogeno.

Una novità della nostra gamma è il sensore certificato SIL 2 che può essere utilizzato, tra le altre cose, in erogatori ("pompe"). Scopri i vantaggi della nostra nuova soluzione con una consulenza individuale.

Tecnologia di azionamento per compressori (sistemi di compressori)

L' obiettivo di molti operatori di compressori a idrogeno è un funzionamento a prova di guasti, efficiente dal punto di vista energetico e improntato alla preservazione delle risorse. Le innovative unità di azionamento idrauliche di HYDAC lo rendono possibile. Controlliamo se i sistemi a velocità variabile o convenzionale sono adatti alla tua applicazione e quali sistemi ti offrono il maggiore potenziale di risparmio. Per migliorare la disponibilità del sistema, siamo in grado di dotarlo di condition monitoring dei fkuidi idraulici. Oltre all'accesso da remoto, le analisi dell'olio possono anche essere effettuate presso l'HYDAC Fluid Care Center.

Sistemi con celle a combustibile e motori H₂ in soluzioni mobili e industriali

Le celle a combustibile sono la tecnologia del futuro e offrono un grande potenziale per soluzioni mobili e industriali. I treni alimentati a idrogeno non sono più un sogno. Sono una realtà. Lo sviluppo di veicoli a zero emissioni in trasporto privato, mezzi pesanti, macchine da costruzione, macchine agricole, navi e fornitura energetica di emergenza è anch'esso in divenire. Affinché i sistemi a celle di combustibile possano essere impiegati in maniera funzionalmente sicura ed efficiente dal punto di vista energetico, è necessaria una tecnologia sofisticata. Grazie a molti anni di esperienza nel settore e a un alto livello di innovazione, siamo già in grado di offrirti un'ampia gamma di prodotti, in continua espansione.

La nostra gamma di prodotti

Tecnologia di valvole e sensori

Le celle a combustibile, insieme ai sistemi di serbatoi ad alta pressione, sono azionate con elevate fluttuazioni di temperatura e velocità di flusso. HYDAC ha sviluppato una vasta gamma di tecnologie per valvole per controllare i flussi di materiale nell'area ad alta pressione dei serbatoi di idrogeno e nell'area a bassa pressione delle celle a combustibile in maniera sicura e precisa. I nostri sensori di alta pressione aiutano inoltre da oltre un decennio a rilevare pressioni e azionare sistemi in maniera sicura. Scoprilo tu stesso.

Qualità dell'aria e qualità dell'idrogeno

Le celle a combustibile reagiscono in maniera critica a particelle di piccole dimensioni e gas dannosi che entrano nel sistema di celle a combustibile durante la produzione oppure entrano nel pacco di celle a combustibile durante il funzionamento. Per proteggere la cella a combustibile da questi fattori e aumentarne la durata di impiego, è richiesta un'ampia gamma di filtri nel sistema a celle di combustibile. La nostra ampia gamma di tecnologie per filtri e separatori è a tua disposizione per proteggere il lato aria e il lato idrogeno da questa contaminazione.

Gestione termica

A differenza delle applicazioni mobili e industriali con motori a combustione, nei sistemi a cella di combustibile nessuna parte dell'energia termica viene dissipata con il flusso di gas di scarico. La maggior parte viene dissipata nell'acqua di raffreddamento. Ciò determina una maggiore potenza richiesta per il raffreddamento in applicazioni in celle a combustibile. La complessità del sistema di gestione termica e di raffreddamento aumenta a causa di una serie di utenze elettriche aggiuntive come motori elettrici, convertitori e sistemi a batteria. HYDAC ti supporta con soluzioni innnovative nello sviluppo e nell'integrazione di sistemi di gestione termica e di raffreddamento complessi.

Tecnologia di controllo

Per azionare sistemi a celle di combustibile e a serbatoio in modo sicuro a livello funzionale è richiesta una piena comprensione dei flussi di corrente, di materiali e di informazioni. Con questa consapevoleza e con la nostra capacità di sviluppare sistemi software complessi, HYDAC è in grado di offrire un'architettura di controllo su misura. Per semplificare l'integrazione di sistemi elettrici utilizziamo anche i nostri controller ad altissima potenza e architettura di software sicure dal punto di vista funzione, oltre a moduli di funzione HYDAC testati nel corso di molti anni.

FAQ

Cos'è un elettrolizzatore e come funziona?

In generale, un elettrolizatore è un dispositivo per la separazione, la scomposizione e la trasformazione di un materiale o di una molecola (reazione redox) con l'ausilio di energia elettrica. In un elettrolizzatore ad acqua, le molecole di acqua (H2O) sono convertite in molecole di idrogeno (H2) e molecole di ossigeno (O2).

L'effettiva reazione avviene in celle elettrochimiche a tensioni di circa 1,4 V. Per ragioni pratiche, una serie di queste celle (collegamento elettrico in serie) è impliata in pile. Tutte le apparecchiature periferiche attorno alle celle elettromeccaniche vengono indicate come "Bilancio di impianto".

Cosa si intende per Bilancio di impianto?

Bilancio di impianto (BOP) è un termine che è generalmente utilizzato in relazione con la tecnologia energetica.

Si riferisce a tutti i componenti di supporto e ai sistemi ausiliari per la conversione di energia, fatta eccezione per l'unità di generazione o l'unità di trasformazione stessa.

Per gli elettrolizzatori, ciò comprende gestione dell'energia (trasformatori, inverter, controller, ecc.), gestione di gas e fluidi (condizionamento acqua, separazione di fasi gas e fluido, essiccazione gas, compressione gas) e gestione termica (sistemi di raffreddamento per elettronica di potenza, essiccazione condensa e pila).

Cos'è una cella a combustibile e come funziona?

Una cella a combustibile consiste in due elettrodi, l'anodo (lato idrogeno) e il catodo (lato aria). Entrambi gli elettrodi sono separati da un elettrolita. Nella cella a combustibile PEM è presente una membrana semi-permeabile che permeabile solo ai protoni.

L'idrogeno viene alimentato verso l'anodo. Viene poi scomposto in protoni ed elettroni con l'ausilio di un catalizzatore (solitamente platino). I protoni migrano quindi attraverso la membrana verso il catodo. Gli elettroni fluiscono verso il catodo attaverso un'utenza elettrica e viene fornita energia elettrica. A livello del catodo, protoni ed elettroni si combinano con l'ossigeno proveniente dall'aria circostante per formare acqua.

Cosa indica il termine "cella elettrochimica"?

Il termine "cella elettrochimica è un termine ombrello che indica diversi tipi di celle, come celle a elettrolisi, celle di accumulatore, celle di batteria o celle galvaniche. Questi tipi di celle possono essere talvolta reversibili, come le celle di accumulatore. Queste possono essere caricate e scaricate: ciò significa che possono convertire energia elettrica in energia chimica e rilasciarla nuovamente come energia elettrica. Inoltre, alcuni tipi di celle a elettrolisi possono essere azionate come celle a combustibile. Ciò significa che la conversione di idrogeno e ossigeno in acqua rilascia energia elettrica e calore.

Le celle a elettrolisi e le celle a combustibile consistono in piastre bipolari, elettrodi e, in base alla tecnologia, membrane e strati diffusivi gassosi (GDL). Quando sono utilizzate "membrane di scambio protone / anione" (PEM/AEM), queste sono spesse collegate direttamente agli elettrodi e indicate come "gruppo di scambio di membrane" (MEA).

Cosa si intende per "gruppo elettrodo membrana" (MEA)?

Il gruppo elettrodo membrana (MEA) può essere interpretato in diversi modi. In alcuni casi indica soltanto la membrana con gli strati di catalizzatore rivestiti su di essa (su un lato per la reazione catodica e sull'altro lato per la reazione anodica). Spesso, tuttavia, sono inclusi l'uno o più strati di diffusione di gas, poiché anch'essi devono essere elettricamente conduttivi.

In base alla tecnologia, la membrana consiste in diversi polimeri o ceramiche, ciascuno dei quali può trasportare selettivamente protoni, anioni (ad esempio anioni idrossido = OH) oppure ossigeno). Gli strati diffusivi gassosi servono a trasportare i gas prodotti (elettrolisi) e in particolare i gas usati (celle a combustibile) in maniera più omogenea possibile lontano dai o verso i siti di reazione (strati di catalizzatore). Questi gas sono spinti verso l'esterno o l'interno delle celle elettrochimiche mediante canali nelle piastre bipolari.

Di cosa si compone una piastra bipolare?

Le piastre bipolari che sono state installate in una configurazione a pila o cella multipla sono innanzitutto responsabili del collegamento elettrico e fisico dell'anodo da una cella con il catodo della cella adiacente. Le piastre bipolari nelle celle a combustibile sono altresì responsabile dell'indirizzamento dei gas di reazione verso la zona di reazione. A tale scopo, sono macinati o pressati nelle piastre su entrambi i lati dei profili di flusso (campi di flusso) attraverso i quali l'idrogeno fluisce su un lato e l'aria viene alimentata sull'altro.

Una piastra bipolare consisten nei due poli di una singola cella a combustibile: la piastra anodica recante idrogeno (il polo negativo (-)) e la piastra catodica (il polo positivo (+)) per alimentare l'aria di reazione. Le piastre regolano inoltre la rimozione di vapore acqueo e l'uscita di energia elettrica e termica.

Nelle celle a elettrolisi, sono usate principalmente per raffreddare l'elettrolizzatore, fornire gas di reazione al lato anodico e rimuovere l'idrogeno e i gas prodotti nella reazione.

Cos'è una "pila"?

Nella tecnologia a celle di combustibile ed elettrolisi, una pila è una pila di celle elettrochimiche collegate in serie, comprendente gli elementi di bloccaggio/telaio/alloggiamento. Il collegamento in serie consente di aumentare la tensione di alimentazione e ridurre la corrente con lo stesso consumo energetico, in base a P=U*I. Indipendentemente da questo, il collegamento in serie in una pila semplifica inoltre la configurazione complessiva del sistema.

Cos'è un sistema di serbatoio a pressione?

L'idrogeno gassoso può essere stoccato in un serbatoio dopo la compressione ad alta pressione. Nel trasporto, per esempio, è stato stabilito un livello di pressione di 350 bar per veicoli commerciali e di 700 bar per automobili. A 700 bar la densità è di circa 40 kg/m³ (24 kg/m³ a 350 bar). Gli accumulatori ad alta pressione offrono una soluzione a basso costo per piccole quantità di stoccaggio e sono pertanto utilizzati principalmente in applicazioni mobili come auto e veicoli commerciali.
Esistono attualmente quattro tipi diversi di recipienti in pressione sul mercato:

  • Tipo 1: il recipiente in pressione consiste soltanto in una parete metallica (solitamente acciaio). Le pressioni nominali sono nel range dei 200 bar.
  • Tipo 2: oltre alla parete metallica, i recipienti in pressione hanno un cappotto in fibra di carbonio o vetro impregnato di resina con una pressione nominale fino a 1000 bar.
  • Tipo 3: i serbatoi hanno un rivestimento metallico (solitamente alluminio) e un cappotto in fibra di carbonio attorno a tutto il serbatoio. Le pressioni nominali sono tipicamente 350 o 700 bar.
  • Tipo 4: gli accumulatori hanno un rivestimento in plastica (tipicamente poliammide o polietilene) e il cappotto è solitamente in fibra di carbonio, come per i recipienti di tipo 3. Le pressioni nominali sono solitamente di 350, 500 o 700 bar.

Quali sono vantaggi e svantaggi dell'idrogeno liquido?

Rispetto allo stoccaggio dell'idrogeno gassoso, l'idrogeno liquido come combustibile offre dei vantaggi in termini di densità energetica (71 kg/m³). La pressione nel serbatoio può anche essere mantenuta bassa. Ciò ha un effetto positivo sul sistema di serbatoio in termini di requisiti a livello di spazio e peso del serbatoio di stoccaggio, di costi (specialmente per grossi volumi di stoccaggio) e di sicurezza.

I costi di produzione dell'idrogeno criogenico (-253  C) non sono tuttavia di poco conto. L'idrogeno inoltre si riscalda se non è costantemente raffreddato. Ciò conduce a un aumento di pressione all'interno del serbatoio. Ciò può portare a perdite "da evaporazione". In altre parole, l'idrogeno gassoso viene sfiatato nell'ambiente.

Quali tipi di motori a idrogeno ci sono?

Un motore a idrogeno è un motore a gas che funziona con idrogeno gassoso anziché combustibile liquido (come diesel e petrolio). Esistono anche motori a idrogeno bi-carburante che sono alimentati da una miscela combustibile di idrogeno e altri gas (come metano e gas naturale). Esistono anche motori a idrogeno bi-combustibile che sono alimentati da una miscela di idrogeno e altri gas (come metano e gas naturale).

Un motore a idrogeno è considerato un'alternativa alle celle a combustibile, poiché i motori a combustione esistenti possono essere convertiti con uno sforzo tecnico relativamente limitato. Gli studi mostrano che il vantaggio in termini di costi diminuirà considerevolmente con l'aumento delle celle a combustibile. Inoltre, i motori a idrogeno hanno problemi di minore efficienza, necessità di manutenzione più elevate e per il fatto di non essere al 100% carbon neutral.

Come funziona un veicolo a cella di combustibile elettrica (FCEV)?

I "veicoli a cella di combustibile elettrica“ (FCEV) sono alimentati eslcusivamente da un motore elettrico, come i "veicoli a batteria elettrica" (BEV).

A differenza dei BEV, l'energia elettrica richiesta non è fornita da una batteria di azionamento di grandi dimensioni (nota come batteria di trazione). La stessa è invece resa disponibile convertendo energia chimica dalla fonte di energia alternativa in energia elettrica, resa possibile dalla cella a combustibile.

Allo stato attuale, le cellule a combustibile non sono ancora progettate per tali variazioni del carico rapide, a differenza dei motori a combustione. Per questo motivo, è installata anche una batteria di azionamento di dimensioni ridotte quando il carico e basso; la stessa fornisce energia aggiuntiva quando il carico è alto. Ciò consente di azionare la cella a combustibile a un carico relativamente costante quando il FCEV viene guidato.

Quanto sono efficienti le centrali elettriche con celle a combustibile?

Le centrali elettriche con celle a combustibile (FCPP), potenza e calore combinati (CHP) e calore e celle a combustibile combinati (FC-CHPPP) colpiscono per l'alto livello di efficienza complessivo. In base alla tecnologia a celle combustibili utilizzata, l'efficienza elettrica è attualmente attorno al 30 - 60%. L'efficienza complessiva può essere superiore al 95% poiché elettricità e calore sono generate direttamente dalla reazione elettromeccanica senza ulteriori passaggi di conversione.

Le centrali elettriche a celle di combustibile sono state finora sviluppate principalmente nel campo di potenza da 10 kw a 3 MW. Negli ultimi anni, tuttavia, lo sviluppo nella gamma di potenza inferiore è andato sempre più nella direzione delle centrali elettriche a potenza e calore combinati con micro e nano celle a combustibile, con un output elettrico di 0,3-1,5 kW e un output termico di 0,6-2,0 kW per case indipendenti e semi-indipendenti. Nella gamma di potenza superiore, sono già state raggiunte centrali elettriche con circa 80 MW e ciò è destinato ad aumentare ulteriormente negli anni a venire, grazie a costruzioni modulari.

Cosa significa "Power-to-X"?

Power-to-X (anche PtX o P2X) fa riferimento all'utilizzo di surplus di elettricità proveniente da energie rinnovabili variabili per coadiuvare tutti i tipi di tecnologie. Ad esempio, questi surplus possono essere stoccati direttamente in batterie (power-to-power), convertiti in calore (power-to-heat) o usati per produrre fonte di energia chimica (power-to-gas, power-to-liquid).

Se il surplus di elettricità è usato per produrre fonti di energia chimica, è spesso fatta un'ulteriore differenziazione (ad esempio power-to-hydrogen, power-to-syngas, power-to-ammonia, power-to-fuel).

Perché l'ammoniaa riveste un ruolo importante nell'economia dell'idrogeno?

L'ammoniaca (NH3) è un composto chimico di azoto e idrogeno, che è presente in forma gassosa in condizioni normali. A partire dallo sviluppo della fertilizzazione con azoto a opera di Justus Liebig (attorno al 1840), è stata una delle sostanze chimiche di base più importanti. Tuttavia, soltanto a partire dal momento in cui il processo di Haber-Bosch iniziò a essere utilizzato su scala industriale presso il BASF di Ludwigshafen attorno al 1913 è stato possibile un significativo incremento della produzione annuale. Oggi l'ammoniaca è una delle sostanze chimiche più prodotte (146,5 milioni di tonnellate nel 2021, 80 % delle quali come fertilizzante) e la base per la produzione di tutti gli altri composti a base di azoto.

Nell'ottica dello sviluppo di un'economia a idrogeno sostenibile ci si può attendere un ulteriore aumento della produzione annua di ammoniaca. Il motivo: è più adatta al trasporto e allo stoccaggio rispetto all'idrogeno puro.

Grazie al punto di bollitura relativamente alto di -33  C, è molto più facile e conveniente liquefare l'ammoniaca rispetto all'idrogeno (punto di ebollizione -252  C). Anche il valore energetico volumetrico più elevato dell'ammoniaca rispetto all'idrogeno ha una forte rilevanza (3,2 kWh/l rispetto a 2,8 kWh/l), specialmente per la logistica dei trasporti.